lunedì 22 marzo 2010

Di Nunno: "Mai fermarsi. Osare sempre per cambiare!"

Torrette: il centro sinistra è l’opportunità per reagire.

“Bisogna ridare un’anima alla politica e tornare ad avere grandi speranze. Mai fermarsi. Osare sempre per cambiare!”, così Antonio di Nunno infonde speranza e sostegno morale al candidato sindaco Mongillo e alla platea del centro sociale “P. Campanello” di Torrette. Di Nunno prende spunto dalla sua esperienza che lo ha visto amministratore onesto e civile e lascia ai candidati e al pubblico il suo contributo di idee per il miglioramento di Torrette snellendo il traffico automobilistico con la possibilità di riprendere l’ormai abbandonato discorso della costruzione di un altro casello autostradale o della metropolitana leggera, soluzioni utili a risolvere il problema della mobilità a Via Nazionale.

A Torrette il disagio è sotto gli occhi di tutti. Attraverso una documentazione fotografica, la candidata Alba Capozzo, del comitato “Mercogliano ricomincia da te” per la lista Centro Sinistra, ha esaminato i disagi che anche lei da cittadina di Torrette vive quotidianamente. “Via Nazionale è una strada pericolosa: le 4 corsie anziché risolvere il neo del traffico hanno esasperato il problema, peraltro la scarsa illuminazione, la riduzione dei marciapiedi e, quindi, l’aumento del tempo per l’attraversamento pedonale, sono dei pericoli aggiunti, soprattutto per bambini e anziani. L’illuminazione a Led, la realizzazione di passaggi pedonali più ampi, l’abbattimento delle barriere architettoniche, la salvaguardia del verde, potrebbero restituire vivibilità a questa zona. La Capozzo insiste, poi, sulla mancanza di punti di aggregazione: “ci sono strutture inutilizzate, ad esempio la villa-tunnel di Torrette, che potrebbero essere riqualificate e trasformate in centri culturali, occasioni di socializzazione e rivitalizzazione per i residenti”.

Creare opportunità per i giovani è il punto di forza del candidato Sergio Manzo. Lo sport è una palestra importantissima per i nostri giovani, oltre che per il fisico per la formazione della personalità. Un’amministrazione attenta alle fasce deboli ha il dovere di impegnarsi alla valorizzazione dello sport, ad esempio costruendo un campo sportivo, magari dedicato ad Adriano Lombardi, perché è da questo che si genera un’aggregazione sana per quella parte della popolazione che in questa Mercogliano non ha punti fermi.

Sceglie di intervenire al cospetto della platea di Torrette anche il candidato Pasquale Anzalone del partito dei pensionati. “Anche a Mercogliano vogliamo realizzare lo sportello pensioni ed un cimitero degli animali da compagnia. Il partito dei pensionati ha scelto di schierarsi a fianco del Centro Sinistra perché in esso intravede l’unica possibilità concreta per dare dignità agli anziani e contribuire a dare una speranza ai giovani”.

È toccato al candidato sindaco Andrea Mongillo la conclusione della tappa elettorale. Trasparenza, innovazione, tutela del patrimonio umano e naturale, sviluppo dell’economia e lavoro : è da questi quattro punti programmatici che si è snodato l’ampio discorso del candidato. “Vogliamo una Mercogliano più vivibile, desideriamo che i nostri figli crescano in una dimensione sana”. Quanto agli avversari Mongillo non si perde in polemiche, fa solo considerazioni reali, che sono sotto gli occhi di tutti e che tutti gli elettori ancora ignari dovrebbero conoscere: Sanpietro è ancora oggi all’opposizione tra le fila del centro sinistra, eppure è a capo di una lista che avendo “La Destra e Pdl” al suo interno mi pare tutt’altro che civica. L’imposizione messa in piedi da Ferraro nei confronti del centro sinistra era inaccettabile ”noi ci battiamo per la condivisione delle idee, non vogliamo imposizioni”.

Carullo infine è l’erede del sistema che ha portato al degrado Mercogliano. Con una condanna ad un anno di reclusione, con pena sospesa e al pagamento delle spese processuali, sulle spalle io non mi sarei candidato ribadisce Monguillo nel suo intervento. La vicenda è quella collegata all’incendio dell’Im di Pianodardine del gennaio del 2005 che mandò in fumo migliaia di tonnellate di rifiuti stipati nel sito della «Irm-Pescatore Srl» in località Piano di Manocalzati, costringendo decine di famiglie ad abbandonare le proprie case.

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